La Villa


La villa del dosso o villa Alghisi si trova a nord di Verolavecchia, paese in provincia di Brescia, nell’area di confluenza tra il fiume Strone e l’Oglio, lungo la strada per la frazione di Scorzarolo e l’abitato di Cadignano.
È l’antica residenza degli Alghisi, di cui il più noto Giovanni Battista, nato nel 1836, fu notaio e sindaco del paese dal 1864 al 1874.
Grande benefattore si adoperò per la realizzazione di numerose opere pubbliche, tra le quali una ghiacciaia ad uso degli ammalati (perduta), il primo condotto fognario sotterraneo e il potenziamento della rete stradale. Si racconta anche che riuscì ad esonerare le fasce più deboli del paese dal pagamento della famigerata “tassa sul macinato” attingendo alla proprie risorse economiche.
Anche la sorella Suor Giuditta non fu da meno in quanto ad amore per il prossimo; nel 1878 istituì, infatti, un primo ricovero presso la sua abitazione per gli ammalati ed i più bisognosi d’assistenza come i poveri e gli anziani.
Nel 1880, con l’eredità a tale scopo destinata dalla sorella Caterina, e con il sacrificio di ogni sua sostanza, realizzò una casa con annessi ospedale e cappellina, benedetta quell’anno stesso dal vescovo di Brescia.
Giovanni Battista nel 1868 sposò Orsola Rovetta; dalla nuova famiglia nacque nel 1874, Giuditta, la futura madre di Giovanni Battista Montini, sommo pontefice con il nome di Paolo VI. La piccola Giuditta, rimasta orfana del padre nel 1875, e della madre nel 1878, venne allevata dalla zia materna Catina Rovetta e dalla prozia Suor Giuditta Alghisi.
Giuditta crebbe con una spiccata religiosità e un profondo senso del dovere sostenuti da una ferma volontà e da una notevole vivacità spirituale; per questo la zia Suor Giuditta cercò di indirizzarla verso la vita monastica, ma ne ebbe un deciso quanto garbato rifiuto. Nel febbraio 1893, conobbe l’avvocato Giorgio Montini di Concesio, direttore del giornale “Il cittadino di Brescia”.
Tra i due, la sincera amicizia divenne ben presto un amore bello, forte e saldo.
Così scriveva Giuditta al suo Giorgio nel 1894 “… le tue aspirazioni trovano l’eco fedele dei miei sentimenti: questo fu il nostro punto di contatto, sarà il primo e il più forte dei nostri per l’avvenire e per sempre”.
Le nozze si celebreranno il 1 agosto 1895 e dall’unione nacquero Ludovico(1897) e Francesco (1900).
Concesio e Villa Alghisi erano i luoghi abituali delle vacanze e dei momenti di distensione fisica e mentale a cui i Montini tenevano in modo particolare nonostante i loro numerosi impegni.
Alla fine Villa Alghisi venne la località preferita.
L’attaccamento di Giuditta al paese e alla Villa del dosso è testimoniato dal figlio primogenito Ludovico:”dell’infanzia trascorsa a Villa Alghisi le era rimasto l’amore per il verde e la fretta di lasciare appena poteva la città”.
La Villa del dosso è stato il luogo ideale per la famiglia Montini nel quale trascorrere momenti indimenticabili di serenità e pace, gustando le gioie familiari e facendo crescere i bambini in salute e in gioiosa fanciullezza.
Le lettere del periodo scritte da mamma Giuditta,da papà Giorgio e da altri familiari testimoniano come i bambini godessero e traessero giovamento dai frequenti e lunghi soggiorni presso la Villa del dosso:”I bambini puoi immaginare quanto se la godono sotto il magnifico portico del dosso in questi giorni”.
“Non dico nulla dell’entusiasmo dei ragazzi, dei loro salti, del loro aspetto: vi sarà facile immaginarlo ed ogni descrizione guasterebbe“.
Ancora:”Sono allegri e buoni, continuano ad essere buonissimi e allegrissimi. Grazie a Dio stiamo tutti bene, i bambini sono tornati ora da una gita freschi e di lena come uccellini in festa.”
“Battista salta tutto il giorno, va a caccia di grilli e mi fa buona compagnia”.

Attualmente la Villa è di proprietà della nipote del pontefice, la signora Elisabetta Montini, ed è adibita a ristorante dal 21 maggio 2007.